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Roche – A fianco del coraggio
2a Edizione
BANDO CHIUSO
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"Siamo una coppia di 50enni, Lei milanese ed io bergamasco. Dopo 5 anni di fidanzamento, nel 2000, decidemmo di comprare casa e costruirci una famiglia. Ma come diceva sempre la madre di Forrest Gump: la vita è uguale ad una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. Che ci crediate o no, una settimana prima del contratto...il verdetto! Negli anni precedenti venne colpita per ben 3 volte da episodi di parestesia agli arti inferiori, ma l'esito era sempre lo stesso: stress. Ma la diplopia non mentiva e dopo il ricovero ospedaliero e accurati esami neurologici la vera causa a tutto questo era: sclerosi multipla recidivante remittente. A Lei non era stata subito comunicata la diagnosi, ma ai suoi parenti più stretti si. Quest'ultimi me ne parlarono dicendomi che ero libero di fare la mia scelta. Così ho deciso col cuore e 4 giorni dopo le dimissioni ospedaliere firmammo l'accordo di acquisto per la casa dei nostri sogni. Con le prime visite e la terapia adeguata al tipo di sclerosi, dovemmo abbandonare l'idea di allargare la famiglia, perché ci dissero che era più importante la salute della mia compagna che una gravidanza. Avrebbe dovuto sospendere l'assunzione dei medicinali per troppo tempo e non potevamo rischiare momentaneamente di farlo. Così ci consolammo con la compagnia della nostra prima figlia a quattro zampe, Neve, che ci tenne compagnia per soli 8 anni. Ci lasciò un vuoto così grande che pochi giorni dopo prendemmo un altro cane. Col passare del tempo per paura di ricadute e/o mancanza di coraggio, decidemmo di non sospendere le terapie e purtroppo arrenderci a non avere figli. Era già arrivata a 4 tipi di terapia: i primi due sospesi in quanto erano subentrati degli anticorpi, il terzo per shock anafilattico ed il quarto solo per tenere bassi gli anticorpi in attesa di una nuova cura in fase di sperimentazione. Per le nostre vacanze in moto, dovevamo muoverci sempre con panetti di ghiaccio per poter conservare i medicinali. Ma questo non ci ha fermati. Nel frattempo ebbe due leggere ricadute. Da due anni sta assumendo un farmaco in fase di sperimentazione: per adesso non ha più avuto ricadute. Fra alti e bassi affrontiamo giorno per giorno la vita. Al nostro fianco c'è un cavalier king di nome Fiocco, in memoria di Neve, che oggi ha 9 anni. Mi auguro che la ricerca medica possa trovare le cause e fermare questa maledetta malattia."