"Quei lunghi riccioli neri e ribelli già parlavano da soli...Concetta aveva appena 20 anni quando entrò con fiero orgoglio tra le fila
dell'esercito italiano. Furono sei lunghi anni di sacrifici, di mancanze e lontananze dal suo amato paesino del Sud, di prove fisiche
estenuanti sotto una pioggia battente. Di notte le guerriglie simulate; solo la luna le sfiorava il viso spavaldo, ricoperto da pesante
trucco mimetico per nulla femminile. Poi gli anfibi, quegli anfibi pesanti che spaccavano la pelle giovane ed immatura, ma
lei, Concetta, sopportava tutto, pur di diventare un giorno un soldato in via definitiva. Giuró Amore e Protezione alla sua patria. A pochi
mesi dal suo esame per il servizio permanente, iniziarono i problemi agli occhi: quei grandi fari aperti sul mondo, sempre dolci e
sorridenti, verdi, verdi come il mare in tempesta, davano i primi segnali di cedimento. ""Ombre nere"", mi diceva di vedere. Subito dopo
una gamba, la destra, non reggeva più il peso del suo corpo allenato e lo stomaco aveva la capacità di tenerla sveglia dal dolore.
Mentre nasceva il mio primo figlio, lei era già ricoverata. Il giorno seguente la drammatica scoperta: sclerosi multipla. La Gioia per il
suo primo nipotino crollò inevitabilmente sotto il peso di una vita di paure e rinunce. Scoperta la malattia degenerativa e recepita la
notizia di un possibile peggioramento delle condizioni fisiche e di salute di quella speranzosa soldatessa, l'esercito provvide a
riformarla. Concetta era fuori, il suo cuore era fuori...l'aveva dimenticato in quel letto d'ospedale. Quei sogni di bambina ribelle
avevano lasciato il posto alle cure e alle terapie, quegli anfibi rigidi non marciavano più con forza e vigore e ormai anche i tacchi,per
le serate d'occasione,sembravo un miraggio, un lusso troppo pericoloso per la sua gamba stanca, sempre in equilibrio precario sulla
strada della vita. Fu costretta a riprogrammare tutto il suo futuro cercando di non rimpiangere mai quel passato abbandonato. Oggi
Concetta è una bellissima donna coraggiosa, è la migliore zia per i suoi piccoli nipoti ed è comunque la più irriverente dei suoi due
fratelli maschi, ma soprattutto è la più forte Combattente tra tutti i soldati esistenti. Avrà pur perso una battaglia, ma mai perderà la
guerra contro la sua malattia. Lei ha già vinto. Lei ha vinto la vita. Lei è Concetta ed è mia sorella."