"Era l'aprile del 2000 ed io, giovanissimo medico neolaureato, affrontavo finalmente il mio primo impiego con un breve incarico presso
l'Ospedale Niguarda di Milano. Il fatto che fosse un'assunzione temporanea per soli otto mesi era irrilevante; ciò che contava era
che, dopo anni di studi, avevo un lavoro vero e potevo finalmente occuparmi di emergenza territoriale e di 118 come professionista.
Ma non immaginavo che la mia vita sarebbe cambiata sotto tanti altri punti di vista.
Annalisa in quel periodo lavorava in Centrale Operativa 118 come Operatrice Tecnico-Sanitaria, gestendo le richieste di aiuto ed
inviando i mezzi di soccorso. Per me all'inizio era una professionista come tante, tutto concentrato sui miei nuovi compiti e
responsabilità professionali. Passiamo così una manciata d'anni lavorando fianco a fianco e condividendo storie di pazienti e notti
insonni di guardia in ospedale, poi succede qualcosa, forse complice anche la fine delle storie con i rispettivi ex-fidanzati!
Io sapevo del suo problema di salute ma ciò che avevo sempre ammirato era la dedizione al lavoro che le dava la forza di superare
ogni crisi per rientrare in Centrale Operativa il prima possibile. Ma anche il suo carattere nel non arrendersi e nell'affrontare ogni
cosa in modo pragmatico. Ed il saper ascoltare ?
Così ci siamo trovati e ci siamo voluti. E siamo cresciuti insieme imparando a vivere giorno per giorno, senza dar nulla per scontato,
ben sapendo che il rischio ricaduta è sempre in agguato. Certo, il fatto di essere medico ci agevola molto per alcuni aspetti di natura
gestionale e terapeutica, ma talvolta si rivela anche molto difficile, soprattutto nelle situazioni in cui il mio lavoro mi chiama a gestire
pazienti con la stessa problematica purtroppo in fase terminale.
Ora, dopo ormai 12 anni di vita insieme e due splendidi cani, non lavoriamo più insieme: lei, non potendo più reggere notti e turni
ospedalieri ha intrapreso la carriera amministrativa ed io sono ormai un anziano anestesista-rianimatore con la responsabilità di
una Base di Elisoccorso e la passione per la montagna. Quindi tante cose sono cambiate, e a qualcosa dobbiamo continuamente
rinunciare, ma non cambierei un giorno solo della nostra vita insieme, al punto tale che finalmente il prossimo Marzo abbiamo deciso di sposarci.
E sarà il più bel regalo per il mio 50° compleanno!"